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Texte de Maria Maddalena de' Pazzi

l'anima si trasformava nel sangue, tanto da non intendere poi altro che sangue, non vedere altro che sangue, non gustare altro che sangue, non sentire altro che qangue, non pensare altro che di sangue, non potere pensare se non di sangue. E tutto ciò che operava la sommergeva e profondava in esso sangueinfluirsi influssi influiva rinfluiva e il sangue influiva rinfluiva influssi rinfluire rinfluiscerinfluisce influssi rinfluivono influssi rinfluivono superesaltandoallora il Santo mi versò sul capo un vaso e il sangue mi coperse tutta. Anche la Santa versò. Il latte mescolandosi col sangue mi fa una bellissima veste. Obumbrata la facciao, o, o (silenzio) o, o, o (sil.)o se le piante potessino avere amore, non griderebbero altroo, io non lo so (sil.)timui timore amoris. Timui timore amoris. Timui timore amoris (sil.)ma dillo, ma dillomors intravit per fenestras. Ma tu perchéfigure immagini e facce, aspirazione, inspirazione e respirazione in te (sil.)vienisul corpo tuo aperture a noi incognite. Usci, finestre, buche, celle, forami di cielo, caverne. Senza fondo stillanti. Sono le piaghe dentro cui mi perdovieni, vienicon la corona : le sue spine, lunghe, trapassano il Padre Eterno in cieloegli scrive su di me con il sangue. Tu con il latte della Vergine. Lo Spirito con le lagrimevieninon si aprino le nuvole, si bene il vergineo ventre (sil.) si mavieni, vieni, deh, vieni, o, vieni vieni (sil.)ohimé, vivendo muoio (sil.) o, o, o (sil.)(stando un poco si pone a sedere)orsù eccomi in terra (sil.) non posso ir più giù io (sil.) et sì (sil.) o savia pazzia (sil.)(aprendosi nelle braccia tutta si rilassa, ferma ferma. E poi comincia a divincularsi : gesti e moti che pare si consumi, per un pezzo)io non intendo (sil.) è meglio il tuo, sì, sì (sil.) ohimé (sil.) tu sei senza fine, ma io vorrei veder in te qualche fine