Maurilio Cacciatore (1981)

Stesso denso (2010 -2011)

pour orchestre

  • Informations générales
    • Date de composition : mar 2010 - jan 2011
    • Durée : 13 mn 30 s
    • Éditeur : Suvini Zerboni, Milan
    • Cycle : Stessi
    • Commande : Fondation I Pomeriggi Musicali, Milan
    • Dédicace : à Ivan Fedele
Effectif détaillé
  • 2 flûtes (aussi flûte piccolo), 2 hautbois, 2 clarinettes, 2 bassons, 2 cors, 2 trompettes, timbales, percussionniste, 8 violons, 7 violons II, 5 altos, 4 violoncelles, 2 contrebasses

Information sur la création

  • Date : 24 février 2011
    Lieu :

    Italie, Milan, Théâtre Dal Verme


    Interprètes :

    l'Orchestre I Pomeriggi Musicali, direction : Antonello Manacorda.

Note de programme

Stesso Denso è il quarto lavoro di un ciclo di brani composti dopo alcune letture di Gilles Deleuze. In particolare, Differenza e Ripetizione (1968) e La piega (1988) sono stati libri che hanno avuto un forte impatto sulla mia maniera di intendere il trattamento di un materiale musicale.

Scrive Deleuze: Numerosi sono i pericoli di richiamarsi a differenze pure, liberate dall'identico […] Il pericolo più grande è di cadere nelle rappresentazioni dell'anima bella ove, lungi da lotte sanguinose, non convivono che differenze conciliabili e armonizzabili […] Il problematico e il differenziale determinano lotte e distruzioni rispetto alle quali quelle del negativo non sono che apparenze, e i desideri dell'anima bella, altrettante mistificazioni operate nell'apparenza. Proprio del simulacro è non d'essere una copia, ma di rovesciare tutte le copie, rovesciando anche i modelli: allora ogni pensiero diviene un'aggressione.

Dopo Stesso Obliquo (2008-2009), dedicato all’uso di differenti tecniche strumentali su un solo materiale, Stesso Profondo (2009), brano che riflette sulla polifonia, lo scorso novembre è stato creato Stesso Fragile, brano crepuscolare in cui un gesto strumentale – la ripetizione velocissima di un medesimo suono – è motore generatore della forma e dell’azione musicale. Stesso Denso è la risposta energica al pezzo precedente: partendo dallo stesso germe, il brano vive in un universo opposto. Stesso Denso è un tema con variazioni. D’altronde, tutti i cicli di variazioni sono dei cicli di stessi. Le variazioni qui si susseguono senza soluzione di continuità, con i loro confini a volte netti a volte più blandi.

La densità è definita in fisica come il rapporto tra massa e volume; anche qui questi due parametri giocano un ruolo fondamentale. Ogni passaggio del brano mostra dei rapporti diversi, delle quantità simili o opposte, delle maniere diverse di vivere il materiale generatore di tutta la musica. Ecco allora che gli aspetti quantitativi condizionano gli aspetti qualitativi, e questi ultimi condizionano il percorso formale del brano. Denso o meno denso, il tempo dell’azione, il tempo armonico, i registri, gli strumenti. Ogni parametro passa sotto questo tipo di trattamento per uscirne ogni volta rinnovato, ogni volta differente ma non straniero, stupendo per primo me stesso.

Maurilio Cacciatore.